In partenza all’Università di Firenze un dottorato di ricerca sulla telerefrazione finanziato da IRSOO
La collaborazione fra IRSOO e UNIFI si è recentemente rafforzata con il finanziamento, da parte dell’istituto, di un Dottorato di Ricerca su “Refrazione virtuale: confronto di metodi per la refrazione in ambienti domestici”. Vincitore del bando di concorso è Lorenzo Fossetti, che già svolge attività di docenza presso IRSOO. Il corso di dottorato prenderà ufficialmente inizio il 1° novembre e avrà la durata di tre anni.
La telerefrazione, cioè la possibilità di svolgere un esame refrattivo quando optometrista e paziente non si possono incontrare di persona, ma interagiscono a distanza in modo simultaneo o differito, fa parte della grande famiglia della teleoptometria.
La teleoptometria, e in generale la telemedicina, rappresentano uno strumento molto prezioso poiché, sfruttando tecnologie digitali e connessione a internet, consentono di abbassare drasticamente le barriere di accesso all’assistenza. La teleoptometria si occupa della qualità visiva e permette di raccogliere informazioni, fornire rassicurazioni, consigli e trattamenti a distanza su questioni non urgenti e di individuare le persone che invece hanno effettiva necessità di un esame di persona per questioni più gravi. Essa comprende lo sviluppo di tecniche che sfruttano la tecnologia digitale, come ad esempio il monitoraggio e l’acquisizione di misure tramite app o dispositivi indossabili, le valutazioni attraverso videoconsultazioni, oppure l’utilizzo di questionari psicometrici online validati. Analizzando la letteratura scientifica, si osserva un primo interesse nei confronti della teleoptometria intorno all’anno 2000, ma si evidenzia una crescita di interesse soprattutto negli ultimi anni, di pari passo con l’avanzamento tecnologico e la diffusione capillare dei dispositivi digitali personali. Poiché la teleoptometria è un settore con notevoli opportunità di sviluppo, che vanno al di là di particolari situazioni di emergenza, può essere opportuno andare a studiare le sue modalità di applicazione e trovare soluzioni per migliorare e risolvere le varie limitazioni esistenti.
Il programma del dottorato prevede innanzitutto uno studio dello stato dell’arte, cioè di tutti quei dispositivi digitali o applicazioni dedicate, che già da ora sono disponibili sul mercato. Inoltre, verrà svolta un’indagine sul possibile impiego di vari dispositivi, come smart TV o visori per la realtà virtuale, che nel prossimo futuro saranno sempre più diffusi nelle case ed economicamente sostenibili. La ricerca sarà focalizzata anche sul ruolo dell’optometrista, al fine di comprendere e gestire le possibili resistenze verso una tecnologia che non mira a sostituirsi al professionista, ma piuttosto ad ampliare il bacino d’utenza dell’assistenza optometrica, abbreviando per esempio i tempi fra un controllo visivo e l’altro e i tempi di sostituzione degli occhiali.
Le attività di ricerca del dottorato si potranno svolgere sia in università sia nei laboratori dell’IRSOO, a stretto contatto con gli studenti interni e di UNIFI che svolgono i loro tirocini in preparazione della tesi.