L’occhialeria italiana punta ancora sull’Export

Stati Uniti e Germania sono i principali paesi che sostengono le esportazioni (+5,8% nel periodo gennaio-settembre 2019) mentre il mercato interno è ancora in sofferenza.

A livello globale il 2019 ha confermato il rallentamento generale dell’economia. Le tensioni commerciali con la Cina, l’andamento meno brillante delle economie di  Stati  Uniti  e  Germania e l’estenuante vicenda Brexit hanno guidato al ribasso il ritmo di crescita mondiale, il più debole degli ultimi decenni.

Gli ultimi avvenimenti in Medio-Oriente con lo scontro USA- Iran aprono scenari più che mai incerti. Il focus sull’Italia riporta il quadro di un mercato interno in sofferenza e di un’economia frenata che non riesce a risollevarsi. ANFAO (Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici) ha diffuso, in questo contesto, i dati del settore occhialeria relativi al periodo gennaio-settembre 2019.

Nonostante il clima generale, i primi tre trimestri del 2019 hanno visto una buona performance dell’occhialeria italiana sui mercati  internazionali con una crescita tendenziale in valore dell’export complessivo del 5,8%. Nel dettaglio la crescita in valore è stata del 7,2% per le montature e del 5%, per gli occhiali da sole.Relativamente alle aree geografiche, le esportazioni del settore nel periodo gennaio-settembre 2019 hanno registrato risultati positivi in tutte le principali aree di sbocco: in America hanno fatto segnare un +9,4%, in Europa +3,3%, in Asia +6,8%. In netto recupero anche l’export dell’occhialeria italiana in Africa (+4,7%).

Andando nel dettaglio dei singoli paesi, negli Stati Uniti (da sempre primo mercato di riferimento per il comparto e con una quota attuale del 26,5%) l’export italiano del settore mette a segno una crescita del +9,4% rispetto al periodo gennaio-settembre 2018, declinato in un +7% per gli occhiali da sole e +16,2% per le montature.

A contribuire al risultato decisamente incoraggiante delle esportazioni del settore in Europa rispetto ai  primi tre  trimestri  del  2018,  sono  state  le performance in Germania (+10%) e nei paesi più a nord: Olanda (+7,9%), Danimarca (+71,7%), Svezia (+71,8%) e Norvegia (+8,8%).

Merita un approfondimento il risultato delle esportazioni italiane di occhialeria in Germania, dove il settore  in generale non sembra aver risentito del rallentamento economico del Paese.

Il mercato interno tedesco vale indicativamente 5,6 miliardi di euro, con 10 milioni di pezzi acquistati all’anno e rappresenta il terzo mercato di sbocco italiano dopo Usa e Francia. Nel periodo gennaio-settembre 2019 le esportazioni italiane di occhiali da sole in Germania sono cresciute in valore del +11,4%, mentre quelle di montature del +7,5%.

“Siamo molto soddisfatti delle performance registrate in Germania – afferma Giovanni Vitaloni, Presidente di  ANFAO  –   Fortunatamente   per il settore non abbiamo avvertito al momento  segnali   di   rallentamento o  addirittura  di  frenata  nel mercato tedesco così come è avvenuto ad altri comparti. Dovremo sicuramente prestare attenzione e verificare nei prossimi mesi poiché per noi la Germania è un mercato importante, il terzo per importanza dopo Stati Uniti e Francia e che assorbe una quota del 7% in valore delle nostre esportazioni. Tuttavia, siamo ottimisti per un prodotto come l’occhiale italiano che è fatto di materiali esclusivi, qualità e comfort e soprattutto servizio. Caratteristiche queste che in Germania sono particolarmente apprezzate”.

A far ben sperare anche il monitoraggio delle vendite dell’occhialeria nel mercato tedesco, dove GfK ha rilevato nel periodo gennaio-ottobre 2019 una crescita in valore del 4,4% (+2% per gli occhiali da sole e +8% per le montature).

Sottotono nel periodo gennaio- settembre 2019 le esportazioni italiane nel Regno Unito (-8,4%), complice l’incertezza complessiva creata dalla Brexit,  e  in  Francia  (-0,2%),  dove sembra pesare ancora sulle nostre esportazioni il cambio legislativo che ha ridotto i rimborsi assicurativi sugli occhiali da vista (a fronte di un positivo +1,6% fatto segnare dagli occhiali da sole, si contrappone la flessione del -2,7% nelle montature).

Nel continente europeo segnaliamo una buona performance nei primi tre trimestri del 2019 per le esportazioni complessive di occhiali da sole e montature italiane in alcuni paesi potenzialmente interessanti: Polonia (+18,4%), Ungheria (+4,5%), Croazia (+7,5%). Continua il recupero dell’export del settore in Russia (+19,4%).

Nei paesi emergenti possiamo segnalare i risultati del periodo  gennaio-settembre  2019  in  Messico  (+10,8%), Emirati Arabi (+14,5%), Brasile (+11,1%), Sud Africa (+4%). Benché in termini assoluti il potenziale sia alto, a livello di quote di mercato i numeri sono ancora poco significativi.

Discorso a parte per la Cina, paese che, oltre ad essere un grosso bacino di approvvigionamento, assorbe ormai più del 5% in valore delle esportazioni dell’occhialeria italiana: nei primi tre trimestri del 2019 l’export complessivo del settore ha fatto segnare un +10,2%.

“Complessivamente i primi tre trimestri del 2019 per l’occhialeria italiana sono stati molto importanti e hanno ribadito che le esportazioni sono il core business di questo settore. L’Euro debole e i dazi USA sui beni cinesi possono aver contribuito in parte a questo risultato, tuttavia, credo che lo stesso sia anche il frutto del lavoro costante che tutte le aziende e l’Associazione stessa effettuano nella promozione e nell’internazionalizzazione” – sottolinea Giovanni Vitaloni.

A fare da contraltare, in negativo, la situazione del mercato interno, con l’Italia che risulta essere l’unico paese dell’UE-5 (IT, FR, SP, GE, UK) a registrare vendite negative nel canale ottico nel periodo gennaio-ottobre 2019. Nonostante le speranze di una ripresa i consumi nei negozi di ottica per montature e occhiali da sole restano negativi: -2,7% in valore nei primi tre trimestri dell’anno il sell-out monitorato da GfK rispetto allo stesso periodo del 2018. Va un po’ meglio per le lenti oftalmiche che mettono a segno una variazione tendenziale a valore leggermente positiva grazie al segmento delle lenti progressive.

A livello di prodotto continua a essere l’occhiale da sole a soffrire maggiormente, mentre a livello di canale è l’ottico indipendente a essere più sollecitato rispetto alle catene che registrano performance positive in particolare grazie ai prodotti trade brand.

Come chiuderà quindi il 2019? E quali le prospettive per il 2020? “Sicuramente il 2019 è stato un anno complicato, ma, sulla base dei risultati ad oggi disponibili possiamo dire che le esportazioni chiuderanno l’anno positivamente, così come il fatturato complessivo del settore. Per avere maggiori dettagli dobbiamo aspettare le chiusure definitive, l’appuntamento è in occasione di  MIDO,  durante  la  conferenza  stampa di presentazione, a Milano il prossimo 28 febbraio. È difficile poter fare, invece, una previsione sul 2020 perché l’incertezza a livello internazionale, che è sempre il nemico principale con cui dobbiamo combattere, resta altissima, soprattutto con gli ultimi avvenimenti geopolitici che ci sono stati.

Di sicuro – aggiunge il Presidente di ANFAO e MIDO, Giovanni Vitaloni – come Sistema ANFAO-MIDO metteremo in campo una serie di strumenti per cercare di essere sempre più vicini alle esigenze delle aziende associate. Tra questi una promozione particolarmente intensa per MIDO 2020, anno del cinquantesimo, un programma di internazionalizzazione sempre più efficace e serrato, programmi di formazione rivolti alla forza vendita delle aziende in  collaborazione con SDA Bocconi sul versante commerciale/marketing per cercare di spingere anche nel mercato interno e progetti di formazione tecnica e di prodotto attraverso CERTOTTICA”.