Prevalenza di difetti visivi di origine non refrattiva in bambini frequentanti la scuola primaria
ABSTRACT
Introduzione La visione è la sinergia di tante abilità, tuttavia spesso ci si sofferma solo sulla correzione dell’eventuale difetto refrattivo pur essendo da 8,5 a 9,7 volte più probabile riscontrare problemi di natura non refrattiva piuttosto che patologie oculari nei bambini dai 6 mesi ai 18 anni. Questo studio ha come obiettivo principale indagare la prevalenza di disturbi visivi binoculari, accomodativi e visuomotori nei bambini.
Metodi Sono stati valutati 316 bambini della scuola primaria, compresi tra i 6 e i 12 anni. Sono state valutate foria associata, stereopsi, foria orizzontale e verticale, tropia, PPC, PPN, REVIP, flessibilità accomodativa monoculare e binoculare, saccadi oculari; è stato anche compilato un questionario per verificare la presenza di sintomi.
Risultati In base ai valori normativi considerati, in larga parte quelli riportati da Scheiman e Wick in “Clinical Management of Binocular Vision: heterophoric, accommodative and eye movement disorder” (2008), sono state calcolate le percentuali di soggetti fuori norma e sintomatici e si è quindi indagato su quanti di questi presentassero un quadro visivo compatibile con una o più delle disfunzioni considerate. Per quanto riguarda la visione binoculare 211 soggetti (66,77%) sono rientrati in una delle classi eccesso o insufficienza di divergenza o convergenza e exo o eso di base; considerando l’accomodazione 137 soggetti (43,35%) sono rientrati in una delle classi eccesso, insufficienza o inerzia di accomodazione; per quanto riguarda la visuomotricità 61 soggetti (19,30%) hanno fallito il test ma solo 20 (6,33%) sono risultati positivi a problemi visuomotori poiché il restante 12,97% risultava avere difficoltà nel nominare i numeri non nel compiere saccadi. Si sono in ultima analisi divisi i soggetti in due gruppi, uno frequentante tempo scolastico normale (27 ore settimanali) e uno frequentante tempo scolastico pieno (40 ore settimanali) e si sono calcolate le percentuali di soggetti fuori norma nei due gruppi in forie da lontano, da vicino, flessibilità accomodativa monoculare, binoculare e saccadi.
Conclusioni Disturbi visivi non refrattivi, specialmente riguardanti la binocularità e l’accomodazione, sono presenti in misura importante nella popolazione considerata. Non risultano invece importanti differenze tra i soggetti a tempo normale e quelli a tempo pieno…