Trasparenze riflettenti

A Shenzhen, Geijoeng azienda di abbigliamento minimal inaugura uno spazio caleidoscopico in cui trasparenze e riflessioni danno vita ad un ambiente onirico progettato in tutti i sui dettagli da Studio 10.

Geijoeng, brand cinese di abbigliamento femminile minimalista, ha recentemente aperto le sue porte a Coastal City. Il design degli interni fonda le sue radici su di un approccio polisensoriale dello spazio, esplorando l’interattività tra i materiali, la trasmissione della luce, la sua rifrazione ed il riflesso, con grande attenzione e ricerca nell’utilizzo del tessuto come materiale d’arredo.

Lo spazio si sviluppa per una superficie di 120 metri quadrati, caratterizzandosi per l’uso e la stratificazione di materiali riflettenti, traslucidi e trasparenti combinati con un tendaggio di velluto verde di Kvadrat RafSimons e uno studio dell’illuminazione artificiale che sottolinea ed enfatizza le caratteristiche dello spazio .

Attraverso tali elementi lo Studio 10 crea una poliedrica gerarchia spaziale che diventa palcoscenico per il minimalimo della collezione autunno – inverno di Geijoeng, caratterizzata dall’utilizzo di materiali pregiati come seta, lana, cashmere e velluto.

Il corridoio d’ingresso e il display della vetrina sono pavimentati con mattoni di vetro, anticipando lo spazio caleidoscopico e quasi metafisico che caratterizza l’interno: la combinazione della parete di vetro semi-riflettente, il muro di mattoni in vetro sullo sfondo e il soffitto a specchio, danno vita ad un ambiente onirico in cui le forme si specchiano fra loro creando nuove composizioni e proiezioni spaziali.

Percorrendo il corridoio si supera una partizione verticale in mattoni di vetro, mentre lungo le pareti gli elementi verticali, sempre in materiale trasparente, scandiscono lo svolgersi dello spazio. Dietro si essi una superficie specchiante color argento consente ai riflessi verdi della pavimentazione e degli elementi di arredo di rifrangersi e riflettersi nello spazio. Il camerino, racchiuso in tubi acrilici, è posizionato nel centro dello spazio a rappresentare simbolicamente un piccolo palcoscenico.

Al suo interno un ideale sipario di velluto verde garantisce la privacy degli avventori; quando il tendaggio è aperto, l’interno e l’esterno del camerino dialogano attraverso riflessi distorti, dando vita ad effetti teatrali e drammatici. Tutti i sistemi di apprendimento per i capi esposti sono realizzati con aste acriliche smerigliate collegate attraverso giunti metallici per ponteggi con finitura color argento, permettendo un’altissima flessibilità allestitiva. Le aste in acrilico sono posizionate su di una base di marmo verde, che variando in altezza a seconda alla funzione richiesta, diventando di volta in volta espositore, panca o piattaforma di stoccaggio.

La pavimentazione interna è realizzata in terrazzo grigioverde incastonato con un grande aggregato di marmo verde scuro e bianco, raccontando l’attenzione del brand nei confronti della ricerca materica e dell’artigianato.