I passaggi dell’anima

Considerazioni recenti su Domenico Monteforte

Immaginate una persona molto simpatica, sorridente, con una spiccata sensibilità, una fantasia senza confini, una grande umanità unita ad un’energia da vendere ed una raffinata capacità artistica. Ecco, questo è Domenico Monteforte.
Ormai sulla scena dell’arte contemporanea italiana da molti anni (è nato a Pietrasanta nel 1961), Monteforte è sempre col pennello in mano o quasi. Dopo le più recenti esposizioni, attualmente ha esposto ad Anghiari, il Maestro ha curato per conto delle Edizioni Mondadori la fortunatissima idea di coniugare l’Arte con la Cucina; invitando illustri nomi dell’arte italiana ad improvvisarsi chef, è riuscito a pubblicare un bellissimo volume (l’Arte in Cucina) che è andato esaurito in circa due mesi e del quale è in corso di realizzazione la seconda puntata.
A parte questo è stato contattato da VestiL’Arte, prestigiosa azienda romana attiva nel campo dei tessuti di qualità, che ha realizzato delle bellissime stole (anche foulard e vestiti) utilizzando i soggetti dei suoi dipinti. Questi capi, interamente realizzati in Italia con alti standard qualitativi, consentono all’Artista di sposare sapientemente Moda & Arte.
Successivamente l’Artista ha dato vita ad una serie di valige, zaini e trolley da viaggio con impresse le sue creazioni. Questi oggetti sono disponibili per la vendita contattando l’Artista, e vanno prenotati perché si esauriscono in poco tempo.
Mentre scrivo questo articolo Monteforte è in mostra a Londra, dove espone presso la Pall Mall Art Gallery, in una raffinata collettiva intitolata “Infinity Master Class”, curata dal critico Giammarco Puntelli.
Il 21 settembre, presso le Terme del Tettuccio di Montecatini, si è svolta una cerimonia durante la quale il Maestro ha donato un dipinto enorme al Teatro Verdi; questa donazione ha confermato il coinvolgimento di Monteforte col mondo operistico che lo appassiona da molto tempo. Vorrei infatti ricordare il suo forte legame con il Teatro dell’Opera di San Francisco, dove ha esposto tempo fa grazie all’Istituto Italiano di Cultura, ed al quale nel 2015 ha donato la tela intitolata “That’s Opera”.
E non è finita! Monteforte è stato invitato alla XI Biennale d’Arte contemporanea di Firenze in qualità di ospite d’onore.
La produzione artistica di Monteforte è contrassegnata da un paesaggismo moderno rielaborato. I paesaggi della sua terra (la Versilia e l’entroterra di Forte dei Marmi) sono riletti dalla sua sensibilità e trasposti sul supporto con una tavolozza del tutto personale.
Se si volesse trovare degli ipotetici ispiratori della pittura di Monteforte, lo potremmo considerare un allievo di Michele Cascella, indiscusso maestro del colore, Carlo Mattioli, famoso per donare ad ogni sua opera una nota di sottile malinconia, ed Ottone Rosai, nei casi in cui i casolari quasi fiabeschi sono ritratti con cromatismi più delicati e garbati.
Sono molte le firme prestigiose che si sono interessate al suo lavoro; da Vittorio Sgarbi a Paolo Levi, a Luciano Caprile a Giovanni Faccenda.
Pur essendo un pittore figurativo nel più ampio senso del termine, Monteforte è più volte tentato dalla sperimentazione informale; in alcune opere masse di colori accesi si sposano creando assonanze musicali e vibranti.
I suoi dipinti e le sue bellissime opere su spartito musicale riescono a emozionare appassionati di tutte le età.