La Rivoluzione della Luce

di Riccardo Nicoletti

Quando si parla di arte, dei movimenti che si sono succeduti nel corso della storia e degli artisti che ne hanno fatto parte, è raro sentire parlare di “divisionismo”. Penso alla Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, oppure alla mostra svoltasi a Rovigo nel 2012, ma non mi vengono in mente altri eventi.

Questo movimento, che nasce a Milano verso la fine dell’Ottocento, prende spunto dallo studio di trattati di ottica, e sancisce il fatto che il colore diventa fenomeno ottico e alla dovuta distanza l’occhio dello spettatore può ricomporre le pennellate staccate in una sintesi tonale, percependo una maggior luminosità nel dipinto.

La grande mostra “Divisionismo, La rivoluzione della luce” visitabile sino al 5 aprile a Novara, nella magnifica cornice del Castello Visconteo Sforzesco, ha l’ambizione di essere la più importante mostra dedicata al Divisionismo realizzata negli ultimi anni. L’esposizione è curata dalla nota studiosa Annie-Paule Quinsac, tra i primi storici dell’arte ad essersi dedicata al Divisionismo sul finire degli anni Sessanta. Ordinata in otto sezioni tematiche, l’esposizione raduna settanta opere tutte di grande qualità e bellezza, provenienti da importanti musei, istituzioni pubbliche e da collezioni private.

Di primaria importanza i nomi esposti: citiamo tra gli altri Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Emilio Longoni, Giovanni Segantini e Plinio Nomellini.

Le opere esposte sono tutte di straordinaria bellezza e varrebbe la pena soffermarsi su ciascuna. Vorrei in particolare ricordare la magnifica “Maternita’” (1890) di Previati, “Dopo il temporale” (1883) e “Savognino sotto la neve” (1890) di Segantini e “Baci di sole” (1908) di Nomellini. Per la bellezza delle opere esposte e per le forti emozioni che suscitano, ritengo che la mostra sia veramente da non perdere.

www.metsarte.com