Perché gli occhiali grandi piacciono così tanto.
L’oversize è la vera tendenza di quest’anno. Scopriamo insieme le motivazioni dietro questa scelta.
L’abbigliamento propone capi morbidi, non per comodità, ma perché indossare capi con un paio di taglie in più ci conferisce quel particolare charme che solo l’over riesce donare ai look. Ed è per questo motivo che gli occhiali over hanno sempre un certo appeal: conferiscono un’aria da diva a ogni donna e un tocco di intrigante mistero all’uomo.
Un po’ di storia
La dimensione over negli occhiali appare dagli anni ’60, quando le stelle del cinema, i cantanti e le celebrità sancivano il successo del modello che indossavano: come dimenticare gli occhiali neri di Jackie Kennedy, disegnati per lei da Pierre Marly? Indossati con grande charme, abbinati a pantaloni Capri e ballerine, hanno creato un look iconico.
Ma è negli anni’70 che le dimensioni delle montature aumentano, fino a coprire quasi metà del viso: le nuove tendenze moda, grazie all’avvento della televisione, diventano popolari molto velocemente. Quante volte in negozio quando fate indossare un occhiale grande vi siete sentiti dire: “Assomiglio alla Mondaini…?”.
Negli anni ’80 Yves Saint Laurent presenta sulle passerelle di Parigi un completo da donna quasi androgino. Le giacche eleganti con spalline richiedono il bilanciamento con accessori importanti, come occhiali dalle montature grandi, sobrie e dalle forme squadrate. E che dire degli anni ’90? Forme e loghi importanti lasciano un’impronta importante nella moda, tanto che anche quest’anno sono riproposti. Insomma, decennio che vai, forma oversize che trovi.
Ogni decennio ha la sua forma oversize
La moda e le tendenze sono cicliche: si ripetono a cadenze regolari, ogni volta con variazioni dovute al periodo storico che le influenza: gli occhiali dei “figli dei fiori” sono diversi dagli occhiali degli anni ’90, anche se sono sempre oversize perché rappresentativi di due periodi storici completamente diversi. è importante quando noi proponiamo un occhiale in negozio conoscerne la storia d’origine o dalla quale lo stilista o il designer ne ha tratto ispirazione per poter argomentare la vendita e consigliare lo stile adatto al nostro cliente.
Un occhiale dal tipico gusto vintage degli anni ’70 deve essere indossato da persone con uno spiccato gusto bohemienne, sognatrici e dallo spirito rivoluzionario. Il gusto degli anni ’80 o ’90 incontra più facilmente una clientela giovane: jeans a vita alta, abiti a sottoveste, felpe colorate e camicie a quadri.
La Pop Art invece ispira i creativi, mentre il gusto concettuale del Bauhaus cattura i minimalisti. Credo che non dovremmo essere dei porgitori di occhiali ma dei veri esperti di storia della moda e dei cantastorie, per fare innamorare i nostri clienti dei prodotti che il mercato offre, ma soprattutto degli occhiali che abbiamo scelto di vendere nel nostro negozio.
Quindi occhiali grandi per tutti?
Assolutamente no. Consiglio di valutare attentamente questi tre punti:
• Correzione diottrica
È chiaro che siamo degli ottici professionisti, per cui il risultato tecnico vince sulla moda. Estrema attenzione alla correzione visiva di cui necessita il nostro cliente prima di cedere alla tentazione di consigliare un occhiale maxi.
• Non confondiamo il concetto di occhiale oversize con il concetto di occhiale per visi grandi
Un occhiale oversize deve catturare l’attenzione, diventa il re degli accessori, quindi deve essere estremo, senza vie di mezzo. Un occhiale per visi grandi invece è un occhiale le cui dimensioni sono controllate attentamente ed equilibrate alla dimensione del viso.
• La regola d’oro è creare armonia
Nelle dimensioni, nei colori e nelle forme. Per questo se l’occhiale oversize non fa per il nostro cliente o lo spaventa, optiamo per un’altra soluzione: è meglio avere uno stile proprio, anche anacronistico, che seguire una moda che non ci rappresenta.
Occhiale: Germano Gambini
Arianna Foscarini