Screening per anomalie maculari tramite il test di Amsler rivisitato in formato digitale
A cura di Società Optometrica Italiana SOPTI
di NICOLÒ BEGGIO
ABSTRACT
Proposito
In ambito ottico e optometrico ci si trova spesso nella condizione di svolgere il ruolo di Primary Care verso i soggetti che richiedono una valutazione delle loro problematiche visive. Ai fini della tutela della loro salute si ritiene importante evidenziare precocemente anomalie visive che richiedano accertamenti oftalmologici. Questo lavoro si propone di studiare il test di Amsler, rivisitato in formato digitale, con il fine di evidenziare una più stretta relazione verso le anomalie maculari ed eventualmente proporne una moderna interpretazione da introdurre nella routine optometrica standard.
Metodo
Sono stati osservati 51 soggetti, in condizioni normali o patologiche, di età compresa fra i 40 e gli 86 anni, presso la clinica oculistica dell’Azienda Ospedaliera di Padova. I test di selezione sono stati l’acuità visiva e il controllo alla lampada a fessura. Dopo il controllo inziale i soggetti si sono sottoposti al Test di Amsler, rivisitato su tablet ad alta risoluzione, nelle varie versioni digitalizzate (Amsler bianco su sfondo nero, Amsler Rosso, Amsler a basso contrasto) proposto ciascuno a differenti distanze (40 centimetri, 1 metro, 2 metri). Risposte e descrizioni soggettive sono state organizzate per la valutazione e il confronto con l’esame del fundus oculare in dilatazione pupillare, effettuato da un oftalmologo esperto.