Deficit centrali di campo visivo

In collaborazione con Società Optometrica Italiana SOPTI

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Fig. 1 Relazione tra sede della lesione e deficit campimetrico. I numeri da 1 a 8 indicano rispettivamente: 1) Cecità in OD; 2) Cecità in OD e quadrantopsia parziale superiore temporale in OS; 3) Emianopsia bitemporale; 4) Emianopsia omonima sinistra; 5) Deficit a settore omonimo superiore sinistro; 6) Emianopsia omonima sinistra; 7) Emianopsia omonima sinistra incompleta o quadrantopsia inferiore sinistra estesa superiormente; 8) Emianopsia omonima sinistra con risparmio maculare.

Abstract
I deficit centrali del campo visivo (DCCV) sono una serie di alterazioni del campo visivo imputabili a patologie, deficit e alterazioni che avvengono dal chiasma ottico in poi nel percorso dell’informazione visiva. Essi possono essere valutati in vario modo, con perimetria statica o computerizzata, dinamica o Goldmann, ma anche con il test del confronto, a seconda del contesto clinico di esame e degli obiettivi prefissi. I DCCV sono presenti in un’elevata percentuale di pazienti cerebrolesi (45%-90%) e una corretta diagnosi è fondamentale per inquadrare globalmente le difficoltà del paziente. La conoscenza dei DCCV e delle problematiche connesse è fondamentale per programmare un successivo approccio sia riabilitativo sia compensativo.

Introduzione
Per deficit centrali del campo visivo (DCCV) s’intendono una serie di alterazioni del campo visivo che sono imputabili a patologie, deficit e alterazioni che avvengono dal chiasma ottico in poi nel percorso dell’informazione visiva.
Tra i deficit centrali non sono quindi considerati quelli a carico della retina di un occhio o del nervo ottico. Sono invece ascrivibili come DCCV, quelli che derivano da una lesione o alterazione del chiasma ottico, tratto ottico, nucleo genicolato laterale, radiazione ottica e corteccia visiva primaria…

Allegato:
Professional_deficit-centrali-di-campo-visivo_Platform_Optic_ottobre_2015.pdf