Tutti in un filo

“Da Kandinsky a Botero. Tutti in un filo”. L’imperdibile mostra a Venezia con capolavori del Novecento.

Questa volta avrete l’occasione per recarvi a Venezia, non solo per godere delle bellezze naturali della laguna, ma per visitare una Mostra particolare che racchiude un centinaio di capolavori del Novecento alcuni dei quali mai esposti in precedenza.
L’esposizione si trova presso il bellissimo Palazzo Zaguri, e la sua particolarità è che le opere in mostra sono arazzi. Quando Vassily Kandinsky (1866-1944), fondatore della pittura astratta, nel 1925 dipinse “Rosso, Giallo, Blu” mai avrebbe immaginato che un italiano, innamorato dell’arte contemporanea, del suo quadro avrebbe fatto un arazzo talmente bello da sembrare un dipinto. Il capolavoro dell’artista franco russo è infatti assunto a simbolo della mostra “Da Kandinsky a Botero.
Tutti in un filo” a Palazzo Zaguri in Campo San Maurizio a Venezia termina il 31 ottobre 2019. Un evento di respiro internazionale, un’esposizione mai vista finora, con la voce di Vittorio Sgarbi ad accompagnare i visitatori nelle audioguide gratuite in un accattivante percorso.
Cento gli arazzi esposti nei quattro piani del palazzo veneziano, per un valore complessivo di circa cinquanta milioni di euro. La maggior parte proviene da una delle ultime arazzerie italiane, quella fondata nel 1960 da Ugo Scassa, il cui sogno, mai realizzato in vita, era proprio di esporre le proprie opere a Venezia. Il percorso espositivo rappresenta una gioia per gli occhi e per l’anima: cento manufatti, tessuti per ore da abili mani femminili al telaio ad alto liccio per decenni, grazie all’intuizione e alla lungimiranza di questo italiano che abbandona l’edilizia per fare della propria passione, l’arte contemporanea, un mestiere. Sono opere capaci di stupire e “catturare” chiunque, per la finezza dell’ordito, la maestria nel miscelarne i colori sulla tela, filo dopo filo, intreccio dopo intreccio, per dar vita a capolavori che hanno arredato i grandi saloni delle feste nella grande stagione delle turbonavi italiane, dalla Leonardo alla Michelangelo passando per la Raffaello. Per evocare il mondo scintillante dei viaggi transoceanici dei primi del Novecento, saranno proiettate parti e immagini del film “La leggenda del pianista sull’oceano”, in modo che percezione visiva e uditiva trasportino il visitatore in mezzo al mare, in un clima fiabesco e quasi surreale. Da Kandinskij a Botero, passando per De Chirico, Mastroianni, Paul Klee, Henri Matisse, Joan Mirò e Andy Wharol, solo per citare alcuni dei grandi maestri presenti alla mostra. Perfino Renzo Piano fece “trasformare” alcuni suoi disegni con questa tecnica, a imperitura memoria.
Tutti in un filo. Una curiosità: il palazzo Zaguri fu eretto tra il XIV e il XV secolo per volontà della famiglia Pasqualini, famosi commercianti della seta. E sono proprio le trame e gli orditi, i protagonisti di questa nuova e inedita mostra, in un contesto spazio-temporale continuo che lega storia e attualità. Ancora una volta l’arte contamina e sconfina in altre arti e discipline, fornendoci così un continuo di emozioni e sensazioni che non coinvolgono solo l’organo della vista.

www.palazzozaguri.it